domenica 1 dicembre 2013

Can we start again? 1/19

15 minuti. Era rimasta immobile per 15 minuti.
Adagiata contro il muro, avvolta da un silenzio assordante.
Immobile,con lo sguardo nel vuoto, trattenendo il respiro in attesa. In attesa che qualcuno rompesse quel silenzio, in attesa che qualcuno entrasse nella stanza dicendole non sei sola, in attesa di svegliarsi e scoprire che questa volta la storia non si sarebbe ripetuta.
Perdere qualcuno che si ama. Ci era già passata. Le conseguenze? Disastrose. Le ci era voluto più di un anno per avere di nuovo fiducia nella vita, nelle persone, in sé stessa. Un anno per iniziare di nuovo a vivere. Ed era stato grazie a lui.
Buffo. Era proprio a causa di lui che adesso, a un anno di distanza, si ritrovava esattamente nella stessa situazione.
Stavolta però le cose erano diverse. Non era ancora stata scritta la parola fine,poteva ancora fare qualcosa. Stavolta non si sarebbe arresa.
***
“Stiamo tornando tutti a casa, arriveremo in un paio d’ore. Sto cercando di rintracciare il ragazzo super-veloce ma abbiamo problemi di comunicazione”
“Non preoccuparti una volta ripristinati i collegamenti contatterò io Impulse, non ci metterà che qualche secondo ad arrivare anche lui, che mi dici di Jhon?”
“Il marziano dovrebbe già trovarsi a Metropolis”
“Ne sei sicuro?”
“Si..”
“Non capisco, perchè non è venuto subito qui allora?Gli ho lasciato qualcosa come 20 messaggi”
“Stai tranquilla, vedrai che presto si farà vivo. Sei seriamente preoccupata, non è vero? Per Queen intendo”
La voce le uscì flebile dalle labbra “Si”
“Vedrai che lo troveremo. Sai sono contento che alla fine il fagiolino abbia deciso di ascoltare il mio consiglio”
Chloe aggrottò le sopracciglia e lo guardò confusa “Di che parli?”
“Quando ci siamo incontrati, la prima volta, abbiamo parlato molto, delle nostre vite e di legami, mi ero accorto di come ti guardava e gli ho detto di smettere di comportarsi come un coglione e di fare sapere alle persone,o dovrei dire a te ,quanto sono importanti per lui, e a quanto pare lo ha fatto”
Chloe arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzata “È così evidente?”
“Hai paura che qualcun’altro possa accorgersene?”
“No..si..è che stiamo ancora cercando di capire tra di noi cosa proviamo e..”
“Capisco,tranquilla non ne farò parola con nessuno. Beh devo andare,ci vediamo tra poco. Passo e..”
“Carter”
“Si?”
“Grazie, di tutto”
Lui le sorrise “Passo e chiudo”
Il collegamento video si chiuse e lei si ritrovò di nuovo sola in quell’enorme spazio vuoto. Esattamente come un anno prima. Scacciò velocemente quei pensieri. Non poteva lasciare che l’emotività avesse la meglio, doveva essere forte e rimanere concentrata, doveva farlo per lui.
Fece un respiro profondo e si diresse dall’altra parte della stanza, verso i monitor cercando per l’ennesima volta e inutilmente qualche sua traccia. I sensori che indicavano la presenza di corpi erano scomparsi così come gli schemi dell’edificio. Si spostò di nuovo attraverso la stanza raggiungendo la postazione dei computer e le sue dita iniziarono a muoversi freneticamente sulla tastiera. Doveva avvertire Bart, capire dove diavolo fosse finito Jhon e sapere cosa era successo a Clark.
“Ti amo” quelle parole continuavano a risuonarle nella testa. Erano le ultime parole che erano riusciti a dirsi. Finalmente lei era riuscita ad ammetterlo e lui..lui era scomparso.
Non era sicura di quando fosse successo esattamente, forse se ne era resa conto dopo averlo visto in quel letto di ospedale, ma sapeva che innamorarsi di lui sarebbe stato inevitabile.
Le lacrime scendevano lungo le guance ma lei pareva non accorgersene.
Non staccò gli occhi dallo schermo finchè non sentì un fruscio familiare dietro di lei.
“Chloe”
Si voltò lentamente “Clark” Le mancò il respiro, credeva che non lo avrebbe rivisto mai più, gli aveva già detto addio per sempre e adesso lui era lì davanti a lei. Nonostante le incomprensioni nell’ultimo periodo era pur sempre Clark e non poté fare a meno di correre ad abbracciarlo. Era il primo abbraccio sincero tra i due in oltre un anno.
“Clark oh mio Dio stai bene! Credevo che fossi sparito per sempre. Cosa è successo?”


Capitolo 2

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